Il 27 febbraio, presso gli uffici di ESA engineering a Milano, si è svolto il talk intitolato “Fire Safety Engineering – Verso Nuovi Orizzonti Progettuali”, sponsorizzato da Danfoss. L’evento è stato moderato da Marco Luraschi, Direttore Responsabile de Il Quotidiano Immobiliare, ed ha offerto uno sguardo sul Fire Safety Engineering: sui pro e contro dell’approccio ingegneristico, sugli scenari che fanno di quest’ultimo uno strumento fondamentale, come sulle casistiche progettuali in cui tale metodologia potrebbe risultare un ingrediente di troppo.
A raccontare lo stato dell’arte attuale e ad offrire il proprio punto di vista sull’argomento sono stati:
- Michele Alberti – Senior Associate – Project & Construction Management – Hines Italy
- Luca Nassi – ex Comandante dei Vigili del Fuoco di Siena
- Marco Siciliano – Associate, Project Director – Park Associati
- Giulia Randazzo – Director, Head of Fire Safety Department – ESA engineering
- Gian Pietro Cenderello – Technical Director, Fire Safety Department – ESA engineering
Cosa si intende per approccio ingegneristico? Quali sono gli obiettivi?
Luca Nassi e Gian Pietro Cenderello hanno introdotto i presenti ai concetti fondamentali del Fire Safety Engineering, evidenziando il confronto naturale con le normative classiche di tipo prescrittivo. Queste ultime forniscono indicazioni rigide basate sugli standard generali, mentre l’approccio ingegneristico si distingue per la sua flessibilità e capacità di adattamento alle singole situazioni. Questa metodologia su misura fonda le sue basi su un’analisi dettagliata delle specifiche caratteristiche di ciascun edificio. La strategia non prende il via da una serie di standard alla base, ma si articola attraverso l’analisi del progetto nella sua unicità e procede attraverso la definizione dello scenario più gravoso, del quale vengono analizzate puntualmente le conseguenze.
Gian Pietro Cenderello ha approfondito l’approccio adottato da ESA, evidenziando l’utilizzo crescente del Fire Safety Engineering a partire dal 2017. Inizialmente limitata a progetti selezionati, l’applicazione dell’approccio ingegneristico è aumentata notevolmente nel tempo, coinvolgendo una vasta gamma di destinazioni d’uso, con particolare attenzione agli edifici per uffici. Questo settore, infatti, per sua natura sempre più orientato verso soluzioni su misura e flessibili, ha visto una significativa adozione dell’approccio ingegneristico. Nell’insieme la percentuale maggiore delle applicazioni riguarda edifici esistenti, spesso soggetti a vincoli di natura normativa o storica, per i quali l’approccio ingegneristico rappresenta una soluzione efficace per superare tali limitazioni alla progettazione.
A seguire sono state evidenziate le principali finalità della progettazione mediante Fire Safety Engineering, tra cui si citano: lo studio dell’evacuazione, fondamentale per la sicurezza degli occupanti e dei soccorritori, la valutazione della resistenza al fuoco delle strutture (soprattutto in edifici vincolati), compartimentazione e propagazione degli incendi.
Quali sono i vantaggi dell’Approccio Ingegneristico?
Giulia Randazzo, Marco Siciliano e Michele Alberti hanno discusso dei numerosi vantaggi dell’approccio ingegneristico, tra cui i tempi più rapidi con impatto positivo sul timing di progettazione, ottimizzazione dei costi, maggiore flessibilità di scelta sul progetto, che grazie alla realizzazione di un “abito su misura” si pone l’obiettivo di traguardare desiderata differenti.
Marco Siciliano ha sottolineato come questo approccio consenta una maggiore creatività architettonica, superando i limiti prescrittivi: “Su interventi storici o architetture post-industriali ci consente di immaginare uno spettro di interventi molto più ragionevoli nel rispetto delle architetture preesistenti. Sulle nuove costruzioni, invece, rappresenta un’opportunità alternativa al processo di deroga. Gestire il vestito su misura può consentire di ragionare sulle soluzioni più adatte, che consentano di ottenere un pari livello di sicurezza con uno sforzo inferiore, anche in termini di budget”
Quali le problematiche legate al suo utilizzo?
L’approccio ingegneristico rappresenta una prospettiva che può risultare vantaggiosa ma non sempre appropriata. Gli speaker hanno riflettuto su questo tema esponendo come, ad una inziale libertà legata alla possibilità di immaginare soluzioni diverse, faccia seguito una maggiore complessità successiva che va compresa, gestita e condivisa dai molti attori coinvolti fino alla fase di commercializzazione del building.
Michele Alberti ha sottolineato come le soluzioni elaborate con questo approccio nascano già in una fase molto preliminare del progetto. Di conseguenza, affinché risultino efficaci, è necessario mettere in luce il più possibile tutte le conseguenze che tali scelte avranno sull’edificio e i vincoli ad esse connessi. È fondamentale, inoltre, una massimizzazione della comunicazione tra tutti gli attori coinvolti (coinvolgendo, qualora possibile, non solo chi commercializzerà l’edificio, ma anche i vari tenant).
L’approccio ingegneristico, infatti, porta con sè dei vincoli che possono essere monitorati durante il processo di progetto, ma anche conseguenze di natura gestionale-operativa che possono influire sulla commercializzazione.
Come rendere l’approccio ingegneristico un’opportunità e non un vincolo?
Per rendere i sistemi di simulazione un’opportunità e non un vincolo, va trovata la corretta mediazione, chiariti gli obiettivi e la finestra di flessibilità che si vuole garantire al termine. Alcuni progetti possono accettare dei vincoli maggiori in quanto non legati a prospettive di trasformazione, mentre altre commesse devono garantire una finestra di flessibilità molto più alta.
L’approccio ingegneristico mette al centro l’incendio, non la sola interpretazione di una norma. Il suo utilizzo crescente rispecchia l’evoluzione di una progettazione che si fa sempre più integrata. Le logiche legate al Fire Safety Engineering rispecchiano e incoraggiano la partecipazione dei professionisti antincendio al progetto fin dalle sue prime fasi e non a valle di scelte gia prese. Grazie a uno sforzo auspicabile, l’evoluzione della progettazione antincendio vede le figure coinvolte che si incontrano e collaborano fin dall’inizio, con uno scambio di input, esigenze, vincoli, arrivando a una soluzione condivisa.
Anche il BIM design si collegherà sempre più con i software utilizzati in termini di approccio ingegneristico antincendio.
E l’intelligenza artificiale? Tra qualche anno sarà sicuramente di aiuto. Tuttavia, la fluidodinamica o modellazione rappresenta non più di un 30% del lavoro. A monte deve sempre esserci un’analisi profonda e precisa delle tematiche di progetto con evidenziazione dei punti critici e degli obiettivi.